Le vasculiti sono malattie infiammatorie croniche di tipo autoimmune
che colpiscono la parete dei vasi sanguini.
Colpiscono prevalentemente i giovani con predilezione per il sesso
femminile.
In base all'associazione o meno con altre patologie si distinguono in
primitive: quando l’infiammazione dei vasi rappresenta
la principale manifestazione di malattia,
secondarie:
quando
l’interessamento vasale è una manifestazione di un quadro patologico
più complesso di un’altra patologia sistemica (ad es. nel LES).
In base al calibro dei vasi colpiti si distinguono:
Vasculiti
dei grandi vasi: interessano
vasi di grosso calibro quali aorta e sue diramazioni prinicipali:
Arterite Temporale (o di Horton)
Arterite di Takayasu
Vasculiti
dei vasi di medio calibro:
Poliarterite nodosa
Malattia di Kawasaki
Vasculiti dei vasi di piccolo calibro:
Granulomatosi di Wegener
Sindrome di Churg Strauss
Poliangioite microscopica
Porpora di Schonlein Henoch
Vasculite crioglobulinemica
essenziale
Angioite leucocitoclastica cutanea
I meccanismi patogenetici variano a seconda della vasculite in esame e
sono riconducibili alle reazioni da ipersensibilità con
Reazioni di tipo I (IgE mediate)
prevalenti in
Sindrome di Churg Strauss
Reazioni di tipo II (citotosssiche)
prevalenti in
Granulomatosi di Wegener
Malattia di Kawasaki
Poliangioite miscroscopica
Reazioni di tipo III (da
immunocomplessi) prevalenti in
Poliarterite nodosa
Porpora di Schonlein Henoch
Vasculiti crioglobulinemiche
Reazioni di tipo IV (ipersensibilità
ritardata) prevalenti in
Arterite temporale
Nelle
vasculiti è comune anche la presenza di autoanticorpi.
Quelli che si riscontrano con maggior frequenza, sia nelle vasculiti
primitive che secondarie sono gli AECA
(anti endothelial cell
antibodies), anticorpi diretti contro antigeni delle cellule
endoteliali. Sebbene siano presenti molto frequentemente sono poco
specifici e di scarsa utilità diagnostica.
Più utili per la determinazione delle vasculiti sono gli
anticorpi diretti contro antigeni citoplasmatici dei granulociti
neutrofili (ANCA).
Vengono distinti in:
pANCA: sono rivolti contro antigeni
citoplasmatici
perinucleari e determinano alla immunofluorescenza un aumento della
fluorescenza nella zona perinucleare, hanno come bersaglio principale
la mieloperossidasi (MPO), con specificità (67-96%) per la
granulomatosi di Wegener.
cANCA: sono anticorpi diretti contro
antigeni diffusi nel
citoplasma e determinano alla immunofluorescenza una fluorescenza
granulare diffusa a tutto il citoplasma; hanno come bersaglio
principale l’antigene proteasi III (PR3), di utilità nella poliangioite
microscopica, nella sindrome di Churg Strauss, vasculiti overlap e da
farmaci.
Ci sono poi altri ANCA rivolti contri antigeni
citoplasmatici dei neutrofili come la lattoferrina e l’elastasi che
risultano però di scarsa utilità clinica.
Le vasculiti con positività agli anticorpi ANCA vengono definite ANCA
associate.
Indipendentemente dal processo immunopatologico alla basse delle
singole vasculiti, il processo flogistico che ne consegue determina un
restringimento del lume vasale con fenomeni di tipo ischemico, talora
dilatazioni aneurismatiche o rottura dei vasi con fenomeni emorragici.
La sintomatologia dipende dal tipo di vasi colpiti ed è costituita da
manifestazioni ischemiche a carico dei distretti a valle dei vasi lesi,
a cui si aggiunge la sintomatologia generica tipica dei processi
infiammatori diffusi. (febbre, calo ponderale, astenia).
A questi si aggiungono altre manifestazioni cliniche comuni delle
vasculiti che si verificano a carico di